Cassazione penale Sez. III sentenza n. 44496 del 15 novembre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:44496PEN

Massima

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Il provvedimento del giudice di convalida di una misura di prevenzione che limita la libertà personale, come il divieto di accesso agli impianti sportivi e l'obbligo di presentazione alla polizia, deve essere adeguatamente motivato in ordine all'esistenza dei presupposti di legge, non limitandosi a un mero controllo formale. In particolare, il giudice deve verificare la sussistenza del fumus di attribuibilità delle condotte illecite, nonché i requisiti di necessità e urgenza che hanno indotto l'autorità amministrativa ad adottare la misura. Inoltre, il provvedimento di convalida non può essere emesso prima del decorso del termine di 48 ore dalla notifica del provvedimento dell'autorità amministrativa all'interessato, al fine di consentire l'esercizio effettivo del diritto di difesa. La mancanza di una adeguata motivazione o il mancato rispetto del termine dilatorio comportano l'annullamento del provvedimento di convalida.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MANNINO Saverio Felice - Presidente

Dott. LOMBARDI Alfredo Maria - Consigliere

Dott. GENTILE Mario - Consigliere

Dott. MULLIRI Guicla - rel. Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro M. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

indagato Legge n. 401 del 1989, articolo 6.

avverso la ordinanza del G.i.p. presso il Tribunale di Siracusa del 18.4.11;

Sentita la relazione del cons. Guida Mulliri;

Visto il parere scritto del P.G., dr. Alfredo Montagna, che ha concluso per un accoglimento del ricorso ed un annullamento senza rinvio del provvedimento impugnato.

RITENUTO IN FATTO

1. Vicenda processuale e pr…

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