Cassazione penale Sez. I sentenza n. 51884 del 5 dicembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:51884PEN

Massima

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La confisca di beni prevista dall'art. 12-sexies della L. n. 356/1992 si basa su una presunzione relativa di illecita accumulazione patrimoniale, che impone al soggetto che ha la disponibilità di beni di valore sproporzionato rispetto al proprio reddito o attività economica, l'onere di giustificarne la provenienza, allegando elementi idonei a vincere tale presunzione. L'accertamento della sproporzione tra il valore dei beni e la capacità reddituale del soggetto non richiede una prova rigorosa di natura civilistica, essendo sufficiente la dimostrazione di elementi che, pur senza avere valenza probatoria in tema di diritti reali, possessori e obbligatori, siano comunque idonei a superare la presunzione di illecita accumulazione. La mera dimostrazione della riconducibilità dei beni a utili di imprese facenti capo all'indagato non è sufficiente a vincere tale presunzione, qualora le imprese stesse siano state gestite nell'interesse di un'associazione mafiosa, essendo in tal caso i relativi guadagni minati alla radice dall'intervento del sodalizio criminale. Pertanto, il giudice può legittimamente disporre il sequestro preventivo dei beni, in assenza di una prova positiva della loro provenienza lecita, quando risulti accertata la sproporzione tra il valore dei beni e la capacità reddituale del soggetto, nonché il suo coinvolgimento in un'associazione di tipo mafioso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI TOMASSI Maria Stefani - Presidente

Dott. MAZZEI Antonella P. - Consigliere

Dott. TALERICO Palma - rel. Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - Consigliere

Dott. MINCHELLA Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 853/2014 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI, del 27/07/2015;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dr. PALMA TALERICO;
lette le conclusioni del PG Dott. MARINELLI Felicetta, che ha chiesto il rigetto del ricorso con condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 27 luglio 2015, il Tribunale di Napoli, investito ex articolo 324 c.p.p., della richiesta di riesame avanzata n…

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