Cassazione penale Sez. II sentenza n. 28434 del 20 giugno 2018

ECLI:IT:CASS:2018:28434PEN

Massima

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La confisca di beni disposta nell'ambito di un procedimento di prevenzione personale è legittima quando il giudice accerti, sulla base di elementi di fatto specifici e concreti, la pericolosità sociale del proposto, desunta da una serie prolungata e consecutiva di condanne per reati, specie contro il patrimonio, idonei a costituire il principale mezzo di sostentamento del proposto e del suo nucleo familiare, in assenza di lecite fonti di reddito proporzionate al tenore di vita. Tali presupposti, delineati dalla giurisprudenza di legittimità, assicurano la necessaria precisione e concretezza nell'individuazione delle categorie di soggetti cui possono applicarsi le misure di prevenzione, in linea con i principi di prevedibilità e determinatezza richiesti dalla Convenzione europea dei diritti dell'uomo, senza che il deficit di tali requisiti, rilevato dalla Corte EDU con riferimento alle sole misure personali, possa estendersi automaticamente alle misure patrimoniali, le quali rispondono a finalità di prevenzione della pericolosità sociale e di contrasto alla criminalità economica, nel rispetto del margine di apprezzamento riconosciuto al legislatore nazionale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DAVIGO Piercamillo - Presidente

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. DI PAOLA Sergio - rel. Consigliere

Dott. FILIPPINI Stefano - Consigliere

Dott. AIELLI Lucia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso il decreto del 12/07/2017 della Corte d'appello di Torino
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
lette le conclusioni del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)) che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte d'Appello di Torino, con decreto in data 12 luglio 2017, ha rigettato il ricorso proposto ne…

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