Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 53584 del 23 dicembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:53584PEN

Massima

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Il disturbo di personalità borderline o paranoide dell'imputato, pur riconosciuto, non esclude né riduce la sua capacità di intendere e di volere ai fini dell'imputabilità penale, qualora non risulti in concreto collegato in rapporto di causalità diretta con le condotte criminose realizzate, le quali dimostrino invece la libera e consapevole determinazione dell'agente. L'accertamento della capacità di intendere e di volere deve essere effettuato in relazione al singolo fatto di reato contestato, senza che assumano rilievo eventuali precedenti perizie o accertamenti medico-legali relativi a diversi procedimenti penali, specie se risalenti nel tempo e riferiti a fatti reato differenti. Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza dell'imputabilità, può legittimamente disattendere le conclusioni di una perizia psichiatrica, ove ritenga di poter pervenire ad una diversa valutazione sulla base di una autonoma e complessiva disamina degli elementi probatori acquisiti, purché tale valutazione sia sorretta da adeguata e logica motivazione. La mera tossicodipendenza dell'imputato, pur acuendo il suo disturbo di personalità, non equivale di per sé a infermità mentale idonea ad escludere o scemare la capacità di intendere e di volere, qualora non risulti in rapporto di causalità diretta con le condotte criminose realizzate, le quali dimostrino invece la libera e consapevole determinazione dell'agente. Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza dell'imputabilità, può legittimamente disattendere le conclusioni di una perizia psichiatrica, ove ritenga di poter pervenire ad una diversa valutazione sulla base di una autonoma e complessiva disamina degli elementi probatori acquisiti, purché tale valutazione sia sorretta da adeguata e logica motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MILO Nicola - Presidente

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - rel. Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza del 20/12/2013 della Corte di Appello di Napoli;

esaminati gli atti, il ricorso e la sentenza impugnata;

udita la relazione del consigliere ((omissis));

udito il pubblico ministero in persona del sostituto Procuratore generale ANIELLO Roberto, che ha concluso per il rigetto del ricorso;

udito per il ricorrente l'avv. (OMISSIS), sostituto processuale dell'avv. (OMISSIS), che - richiamati i motivi del ricor…

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