Cassazione penale Sez. III sentenza n. 30195 del 16 giugno 2017

ECLI:IT:CASS:2017:30195PEN

Massima

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Il reato paesaggistico di cui al D.Lgs. n. 42 del 2004, art. 181 non si estingue per effetto del rilascio postumo dell'autorizzazione paesaggistica o del parere favorevole di compatibilità ambientale espresso in sede di rilascio del permesso di costruire in sanatoria, in quanto tali provvedimenti comportano una qualificata ricognizione dell'assenza di conseguenze dannose o pericolose per l'ambiente, ma non determinano l'estinzione del reato, salvo che non ricorrano le ipotesi di minore entità di cui all'art. 167, commi 4 e 5 del medesimo decreto. Tuttavia, in presenza di un consolidato orientamento giurisprudenziale che riconosce l'effetto inibitorio della sanzione accessoria della rimessione in pristino in tali casi, non può ritenersi manifestamente infondato il motivo di impugnazione volto a contestare l'ordine di demolizione, con conseguente annullamento senza rinvio della sentenza per intervenuta prescrizione del reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAMACCI Luca - Presidente

Dott. SOCCI ((omissis)) - Consigliere

Dott. ANDREAZZA Gastone - Consigliere

Dott. SCARCELLA Alessio - rel. Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), n. (OMISSIS);
(OMISSIS), n. (OMISSIS);
(OMISSIS), n. (OMISSIS);
avverso la sentenza della Corte d'appello di NAPOLI in data 19/11/2014;
visti gli atti, il provvedimento denunziato e i ricorsi;
udita la relazione svolta dal consigliere ((omissis));
udita la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott.ssa Marinelli F., che ha chiesto l'annullamento senza rinvio della sentenza per essere il reato estinto per prescrizione;
udi…

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