Cassazione penale Sez. V sentenza n. 35671 del 4 ottobre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:35671PEN

Massima

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Il provvedimento cautelare di custodia in carcere può essere legittimamente disposto nei confronti di un soggetto indagato per i reati di associazione di tipo mafioso e di traffico di sostanze stupefacenti, sulla base di intercettazioni telefoniche ed ambientali e di altre risultanze investigative che dimostrino l'esistenza di gravi indizi di colpevolezza, nonché l'attualità e la concretezza del pericolo di fuga o di reiterazione del reato. L'ordinanza applicativa della misura cautelare deve essere adeguatamente motivata in relazione ai presupposti di legge, senza che assuma rilievo l'asserita violazione delle norme in tema di autorizzazione e proroga delle intercettazioni, ove il giudice abbia comunque esaminato e disatteso le relative eccezioni di inutilizzabilità. Inoltre, l'imputazione per il reato associativo di cui all'art. 74 d.P.R. n. 309/1990 non può ritenersi indeterminata, qualora la motivazione del provvedimento cautelare dia conto in modo esauriente dei contatti, dei traffici e delle acquisizioni di sostanze stupefacenti, finalizzati allo spaccio e non al consumo personale. Analogamente, la motivazione relativa al reato di estorsione non può essere ritenuta carente, ove il giudice abbia adeguatamente illustrato gli elementi probatori posti a fondamento di tale imputazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COLONNESE Andrea - Presidente

Dott. AMATO Alfonso - rel. Consigliere

Dott. DUBOLINO Pietro - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. ARMANO Uliana - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) PO. CA. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 101/2010 TRIB. LIBERTA' di CATANIA, del 04/02/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ALFONSO AMATO;

lette le conclusioni del P.G. Dott. D'Ambrosio V.: rigetto;

udito il difensore avv. Pino E. e (Ndr: testo originale non comprensibile).

MOTIVI DELLA DECISIONE

Po. Ca. e' stato sottoposto a custodia cautelare in carcere con ordin…

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