Cassazione penale Sez. III sentenza n. 29536 del 17 luglio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:29536PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza ai fini dell'applicazione di una misura cautelare, deve limitarsi a verificare la logicità e la congruità della motivazione del provvedimento impugnato, senza poter sindacare l'apprezzamento del giudice di merito circa l'attendibilità delle fonti di prova e la rilevanza dei dati probatori, purché tale valutazione sia adeguatamente motivata. La motivazione, pur necessariamente sommaria in questa fase processuale, deve comunque fondarsi su fatti e circostanze concrete e ragionevolmente significative nell'ottica dell'ipotesi criminosa formulata, consentendo la ricostruzione dell'iter argomentativo seguito dal giudice. Pertanto, l'insussistenza dei gravi indizi di colpevolezza è deducibile in sede di legittimità solo in caso di mancanza assoluta o manifesta illogicità della motivazione, ovvero di violazione di specifiche norme, essendo precluso al giudice di cassazione un riesame nel merito della valutazione compiuta dal giudice di merito. Analogamente, la configurabilità o meno di una circostanza aggravante, quale l'ingente quantità di sostanza stupefacente, rientra nell'ambito della valutazione discrezionale del giudice di merito, non sindacabile in sede di legittimità se adeguatamente motivata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ONORATO Pierluigi - Presidente

Dott. TERESI Alfredo - rel. Consigliere

Dott. SQUASSONI Claudia - Consigliere

Dott. MULLIRI Guicla I. - Consigliere

Dott. MARINI Luigi - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1. D'. Da. , nato in (OMESSO);

2. D. P. , nato a (OMESSO);

3. Lu. Ca. , nato a (OMESSO);

4. Fu. Ce. , nato a (OMESSO);

avverso l'ordinanza del Tribunale di Taranto in data 9.04.2009 che ha rigettato le richieste di riesame proposte avverso l'ordinanza in data 2.02.2009 con cui il GIP ha loro applicato la misura cautelare della custodia in carcere per i reati di cui al Decreto del Presidente …

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