Cassazione penale Sez. V sentenza n. 33264 del 7 luglio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:33264PEN

Massima

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Il reato di ingiuria, essendo stato abolito con successivo intervento legislativo, non può essere più contestato all'imputato, in applicazione del principio di abolitio criminis, che impone l'annullamento senza rinvio della sentenza impugnata limitatamente a tale addebito. Tuttavia, la sentenza di condanna per il reato di lesioni gravi, essendo sorretta da una motivazione congrua e immune da vizi, deve essere confermata, in quanto le dichiarazioni della persona offesa, corroborate dalle risultanze mediche e dalle testimonianze, sono state adeguatamente valutate dai giudici di merito, i quali hanno respinto le doglianze difensive circa l'inattendibilità della vittima. Pertanto, il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che, in presenza di una condanna per lesioni gravi, la sopravvenuta abolitio criminis del reato di ingiuria contestato al medesimo imputato comporta l'annullamento senza rinvio della sentenza limitatamente a tale addebito, senza incidere sulla statuizione relativa al reato di lesioni, qualora la motivazione della condanna per quest'ultimo reato sia adeguata e immune da vizi logici o giuridici.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LAPALORCIA Grazia - Presidente

Dott. DE GREGORIO Eduardo - rel. Consigliere

Dott. SCARLINI Enrico V. S. - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS) a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 05/03/2015 della CORTE APPELLO di ANCONA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 16/03/2017, la relazione svolta dal Consigliere Dott. DE GREGORIO EDUARDO;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. MAZZOTTA GABRIELE.
RITENUTO IN FATTO
Con la sentenza impugnata la Corte d'Appello di Ancona ha confermato la sentenza di primo grado nei confronti dell'im…

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