Tribunale Amministrativo Regionale Toscana - Firenze sentenza n. 763 del 2015

ECLI:IT:TARTOS:2015:763SENT

Massima

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Il proprietario di un immobile che abbia realizzato opere edilizie in assenza di titolo abilitativo è tenuto a procedere, a propria cura e spese, alla demolizione delle opere abusive e al ripristino dello stato dei luoghi, entro il termine assegnato dall'autorità competente. In caso di inottemperanza, l'amministrazione può disporre l'acquisizione gratuita del terreno su cui insistono le opere abusive, nonché la realizzazione di opere analoghe a quelle demolite, secondo le vigenti prescrizioni urbanistiche. Tale potere sanzionatorio dell'amministrazione è finalizzato a garantire il rispetto della normativa edilizia e urbanistica, a tutela dell'interesse pubblico alla corretta gestione del territorio. L'ordine di demolizione e ripristino dello stato dei luoghi costituisce un provvedimento vincolato, che l'amministrazione è tenuta ad adottare a fronte dell'accertamento di opere realizzate in assenza di titolo abilitativo, senza che rilevi la buona fede o l'eventuale successiva presentazione di istanze di sanatoria da parte del proprietario. Infatti, l'ordinamento giuridico non consente la sanatoria di opere abusive, se non nei casi tassativamente previsti dalla legge, al fine di evitare che la tolleranza di illeciti edilizi possa determinare un depauperamento del patrimonio pubblico e un pregiudizio per l'interesse generale alla corretta pianificazione e gestione del territorio. Pertanto, l'amministrazione non può esimersi dall'adottare il provvedimento di demolizione e ripristino dello stato dei luoghi, a prescindere dalla presentazione di istanze di sanatoria, le quali, se accolte, potranno eventualmente comportare la riduzione della sanzione demolitoria. Inoltre, l'ordine di demolizione non può essere annullato o sospeso per effetto della presentazione di un progetto di piano di miglioramento agricolo ambientale (PMAA), in quanto tale strumento non è idoneo a sanare opere edilizie realizzate in assenza di titolo abilitativo. Infine, l'annullamento di una previsione urbanistica che abbia consentito la realizzazione di opere abusive non può determinare l'illegittimità dell'ordine di demolizione, in quanto quest'ultimo provvedimento è volto a ripristinare la legalità violata, a prescindere dalla legittimità o meno della pregressa disciplina urbanistica.

Sentenza completa

N. 01510/2014
REG.RIC.

N. 00763/2015 REG.PROV.COLL.

N. 01510/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Toscana

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1510 del 2014, proposto da:
Dp Quattro s.r.l., in persona del legale rappresentante p.t., rappresentata e difesa dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Firenze, viale dei Mille, n. 50;

contro

Comune di Pietrasanta. in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso lo Studio Associato Gracili in Firenze, via dei Servi, n. 38;

per l'annullamento

dell'ordinanza n. 41 dello 05.06.2014 (pervenuta alla società ricorrrente il 17.06.2014), con cui il Comune di Pietrasanta - a seguito del provvedime…

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