Cassazione penale Sez. V sentenza n. 623 del 12 gennaio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:623PEN

Massima

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La testimonianza della persona offesa, al pari di tutte le testimonianze, deve essere sottoposta a uno specifico controllo sulle capacità percettive e mnemoniche del dichiarante, nonché sulla corrispondenza al vero della sua rievocazione dei fatti, desunta dalla linearità logica della sua esposizione e dall'assenza di risultanze processuali ostative al riconoscimento della loro efficacia dimostrativa. L'esercizio, da parte della vittima del reato, del diritto costituzionalmente riconosciuto di agire in giudizio per la tutela dei propri interessi giuridicamente tutelati non può essere considerato una presunzione di inaffidabilità della sua testimonianza. Le dichiarazioni testimoniali che confermano il contesto di contrapposizione tra la persona offesa e gli imputati, nonché l'utilizzo di parole offensive idonee a ledere il decoro e la dignità della vittima, devono essere adeguatamente valutate dal giudice ai fini della ricostruzione dei fatti, senza che possa essere esclusa la loro rilevanza probatoria sulla base di congetture ingiustificate o di una motivazione carente. Inoltre, la mancata indicazione della specifica fonte delle parole offensive non diminuisce la valenza probatoria della testimonianza, alla luce della disciplina sul concorso nel reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COLONNESE Andrea - Presidente

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

Dott. BEVERE Antonio - rel. Consigliere

Dott. MARASCA Gennaro - Consigliere

Dott. BRUNO ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) LI. BR. N. IL (OMESSO);

1) CA. CO. N. IL (OMESSO);

2) C. L. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 1/2007 TRIBUNALE di TORTONA, del 18/03/2008;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 29/09/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANTONIO BEVERE;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. BAGLIONE Tindari, che ha concluso per rigetto e sp…

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