Cassazione penale Sez. V sentenza n. 52043 del 27 dicembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:52043PEN

Massima

Generata da Simpliciter
La contestazione in fatto della circostanza aggravante di cui all'art. 585 c.p., comma 1, dell'essere stato il fatto commesso da più persone riunite, è ammissibile quando l'imputazione descrive in modo chiaro e preciso la condotta criminosa realizzata in modo simultaneo da più soggetti, in quanto tale modalità esecutiva integra il requisito oggettivo della fattispecie aggravata, la cui ratio risiede nella maggiore potenzialità criminosa derivante dalla compresenza di più persone nel luogo del delitto, a prescindere dalla maggiore costrizione esercitata sulla vittima. Pertanto, la semplice indicazione nella rubrica dell'imputazione della circostanza aggravante non è necessaria, essendo sufficiente che gli elementi costitutivi della stessa risultino descritti in modo adeguato nel fatto materiale contestato, in modo da consentire all'imputato l'esercizio effettivo del diritto di difesa. La valutazione circa la sussistenza della circostanza aggravante spetta in primo luogo al pubblico ministero nella formulazione dell'imputazione e, successivamente, al giudice, il quale deve verificare la correttezza di tale qualificazione sulla base degli elementi fattuali emersi nel corso del processo, senza che possa essere richiesto all'imputato di compiere autonomamente tale percorso valutativo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CATENA Rossella - Presidente

Dott. BELMONTE ((omissis)) - Consigliere

Dott. ROMANO Michele - Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - rel. Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 24/10/2018 della CORTE APP. SEZ. MINORENNI di ROMA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere IRENE SCORDAMAGLIA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. EPIDENDIO Tomaso, che ha concluso chiedendo;
Il Proc. Gen. conclude per il rigetto del ricorso.
udito il difensore.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte di appello di Roma, Sezione per i Minoren…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.