Cassazione penale Sez. II sentenza n. 25743 del 23 maggio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:25743PEN

Massima

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Il sequestro probatorio è legittimo quando, sulla base delle risultanze investigative, risulta configurabile il reato ipotizzato e sussiste il nesso di pertinenzialità tra i beni da sottoporre a sequestro e l'attività delittuosa oggetto di indagine, senza che sia necessario un accertamento pieno ed esaustivo della responsabilità dell'indagato. Il tribunale, in sede di riesame, deve limitarsi a verificare la congruità degli elementi rappresentati dal pubblico ministero per l'adozione del provvedimento, senza instaurare un processo nel processo, ma esaminando l'integralità dei presupposti che legittimano il sequestro e tenendo conto delle contestazioni difensive sull'esistenza della fattispecie dedotta. La motivazione del provvedimento cautelare reale, pur se succinta, deve essere adeguata a rendere comprensibile l'iter logico seguito dal giudice di merito e le ragioni che hanno giustificato il provvedimento, senza che sia necessaria un'analitica confutazione di tutte le deduzioni difensive.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Presidente

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

Dott. DI PISA Fabio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 22/11/2016 del TRIB. LIBERTA' di PADOVA;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott. FABIO DI PISA;
lette le conclusioni del PG Dott.ssa LORI Perla, la quale ha chiesto dichiararsi la inammissibilita' del ricorso proposto da (OMISSIS) e rigettarsi il ricorso proposto da (OMISSIS).
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza emessa in data 22 novembre 2016 il Tribunale di Padova sezione per i…

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