Cassazione penale Sez. V sentenza n. 22671 del 10 maggio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:22671PEN

Massima

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Il dolo del reato di violazione di domicilio per abusivo trattenimento si configura nella coscienza e volontà dell'agente di introdursi nell'altrui abitazione contro la volontà di colui che è titolare del diritto di esclusione, essendo irrilevante il fine perseguito dall'agente. Pertanto, l'erronea convinzione dell'imputato di avere titolo a permanere nell'abitazione per tutelare il minore non esclude la sussistenza dell'elemento soggettivo del reato, atteso che l'ordine di allontanamento impartito dalla legittima titolare del diritto di esclusione era chiaro e inequivoco. La valutazione della particolare tenuità del fatto ai sensi dell'art. 131-bis c.p. richiede un giudizio complessivo sulle modalità della condotta, sull'entità del danno o del pericolo e sull'intensità del dolo o del grado della colpa, senza che assumano rilievo considerazioni di carattere morale sulla protervia o sulla volontà di dominio dell'imputato, estranee ai parametri normativi. Pertanto, la Corte di Cassazione ha ritenuto correttamente applicato l'art. 131-bis c.p. sulla base delle argomentazioni svolte dalla Corte di Appello.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. SCOTTI Umberto - rel. Consigliere

Dott. MICCOLI Grazia - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 04/06/2015 della CORTE APPELLO di L'AQUILA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 01/02/2017, la relazione svolta dal Consigliere UMBERTO LUIGI SCOTTI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale ((omissis)), che ha concluso chiedendo l'annullamento senza rinvio quanto all'articolo 594 cod. pen. perche&…

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