Il dolo eventuale integra l'elemento psicologico del delitto di lesioni volontarie, essendo sufficiente la semplice accettazione del rischio che la manomissione fisica della persona altrui possa dar luogo ad effetti lesivi. Pertanto, la volontaria applicazione di violenza fisica ad una persona, indipendentemente dalla forma in cui viene esercitata, integra il reato di lesioni personali ex art. 582 c.p. ogniqualvolta produca l'effetto di cagionare una lesione, anche quando l'agente non abbia avuto la specifica intenzione di provocare tali effetti. I motivi di impugnazione devono essere specifici e autosufficenti, contenendo le argomentazioni logiche e giuridiche sottese alle censure rivolte alla valutazione degli elementi probatori, senza limitarsi a invitare la Corte alla mera lettura degli atti. Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione della necessità di rinnovare l'istruzione dibattimentale, potendo rigettare la relativa richiesta quando ritenga sufficienti gli elementi istruttori già acquisiti, senza necessità di una motivazione analitica.