Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 9824 del 2024

ECLI:IT:TARLAZ:2024:9824SENT

Massima

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Il ricorso amministrativo diviene improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse della parte ricorrente, in quanto il giudizio amministrativo è volto alla tutela di situazioni giuridiche soggettive e non di meri interessi di fatto. Pertanto, una volta venuto meno l'interesse sostanziale della parte ricorrente all'annullamento dell'atto impugnato, il giudice amministrativo non può più pronunciarsi nel merito della controversia, dovendo dichiarare l'improcedibilità del ricorso. Tale principio trova applicazione anche nei casi in cui il venir meno dell'interesse sia dovuto a una rinuncia espressa della parte ricorrente, come nel caso di specie, in cui la ricorrente ha dichiarato di non avere più interesse al ricorso. La dichiarazione di improcedibilità per sopravvenuta carenza di interesse non comporta alcuna pronuncia sulle spese di giudizio, le quali possono essere compensate, in considerazione della natura della controversia e delle circostanze del caso concreto.

Sentenza completa

Pubblicato il 17/05/2024

N. 09824/2024 REG.PROV.COLL.

N. 13626/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Terza Stralcio)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 13626 del 2019, proposto da
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Ministero dell'Istruzione dell'Universita' e della Ricerca, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria ex lege in Roma, via dei Portoghesi, 12;

nei confronti

((omissis)), non costituito in giudizio;

per l'annullamento

del provvedimento di non ammissione di parte ricorrente alla Scuola di Specializzaz…

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