Cassazione penale Sez. V sentenza n. 22576 del 11 giugno 2012

ECLI:IT:CASS:2012:22576PEN

Massima

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Il reato di ingiuria non è configurabile quando l'espressione offensiva è pronunciata dalla parte di un processo in corso dinanzi all'autorità giudiziaria nell'esercizio dei propri diritti difensivi, purché le espressioni offensive concernano in modo diretto e immediato l'oggetto della controversia e rilevino ai fini delle argomentazioni poste a sostegno della tesi prospettata. In tali casi, ricorre la scriminante prevista dall'art. 598 c.p., che esclude la punibilità delle frasi o delle espressioni anche offensive pronunciate nell'ambito di un procedimento giudiziario. Ciò in quanto l'imputato, nel difendersi da un'accusa di ingiuria, non può essere nuovamente chiamato a rispondere per aver reiterato l'espressione offensiva, essendo tale reiterazione funzionale all'esercizio del diritto di difesa e all'illustrazione, dal suo punto di vista, delle ragioni dell'irrilevanza penale della condotta originaria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. OLDI Paolo - Presidente

Dott. DUBOLINO Pietro - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - rel. Consigliere

Dott. SABEONE Gerardo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS), P.C.;

nel proc. contro:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 6/2009 TRIB. SEZ. DIST. di ACQUAVIVA DELLE FONTI, del 18/06/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 16/03/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARIA VESSICHELLI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Volpe che ha concluso per…

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