Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 3416 del 2018

ECLI:IT:TARLAZ:2018:3416SENT

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Gli interventi di mera demolizione di opere edilizie già esistenti, senza successiva ricostruzione, non sono soggetti al regime del permesso di costruire di cui all'art. 10 del D.P.R. n. 380/2001 né all'obbligo di acquisire l'autorizzazione paesaggistica, in quanto tali interventi non determinano una trasformazione del territorio tale da richiedere il previo controllo dell'autorità amministrativa. Ciò in quanto la demolizione, in sé considerata, non incide sulla tutela del "preesistente" e non comporta modificazioni del territorio in violazione della disciplina urbanistica ed edilizia. Pertanto, gli ordini di demolizione di opere edilizie già esistenti, in condizioni fatiscenti e prive di valore storico-artistico, sono da considerarsi illegittimi, essendo tali interventi finalizzati al mero ripristino dello stato originario dei luoghi. Analogamente, gli interventi di mera ristrutturazione leggera, consistenti in opere interne di redistribuzione degli spazi senza incidere sulla sagoma dell'edificio, non sono soggetti al regime del permesso di costruire, ma rientrano nell'ambito della SCIA ai sensi dell'art. 22, commi 2 e 3, del D.P.R. n. 380/2001. Pertanto, gli ordini di demolizione di tali interventi sono da considerarsi illegittimi, non essendo stati realizzati in violazione della normativa edilizia. Infine, l'irrogazione di sanzioni pecuniarie per gli abusi edilizi accertati è da ritenersi illegittima laddove gli interventi contestati non integrino gli estremi di vere e proprie opere di ristrutturazione edilizia, ma si configurino come interventi di mera ristrutturazione leggera o di semplice demolizione.

Sentenza completa

Pubblicato il 27/03/2018

N. 03416/2018 REG.PROV.COLL.

N. 07144/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Bis)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 7144 del 2016, proposto da:
Gruppo Finzi Srl, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentata e difesa dagli avv.ti ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in Roma, via ((omissis)) n. 68;

contro

Roma Capitale, in persona del Sindaco p.t., rappresentata e difesa dall’avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso il difensore nella sede dell’Avvocatura dell’Ente in Roma, via del Tempio di Giove n. 21;

per l’annullamento,

previa sospensiva,

della determinazione dirigenziale di Roma Capitale CP/430/2016, prot. n. CP/22386/2016, del 17 ma…

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