Cassazione penale Sez. I sentenza n. 42802 del 19 settembre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:42802PEN

Massima

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Il favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, realizzato mediante l'organizzazione di viaggi di migranti dalle coste africane all'Italia in cambio di consistenti somme di denaro, integra un reato di particolare gravità e pericolosità sociale, che esclude la concessione delle circostanze attenuanti generiche. Il profitto, anche indiretto, richiesto per l'aggravante di cui all'art. 12, comma 3-ter, del d.lgs. n. 286/1998, può consistere in un'aspettativa di arricchimento non necessariamente di natura economica, ma comunque identificabile in un vantaggio apprezzabile, non necessariamente connesso all'ingresso illegale dello straniero favorito. Tale aggravante può essere desunta dalle modalità del viaggio, dalle scadenti condizioni del natante, dall'elevato numero degli immigrati trasportati e dalle dichiarazioni rese dai soggetti imbarcati, che lasciano presupporre l'effettiva corresponsione di un compenso per l'espletamento del viaggio. Le dichiarazioni predibattimentali rese in assenza di contraddittorio, ancorché legittimamente acquisite, non possono fondare in modo esclusivo o determinante l'affermazione della responsabilità penale, salvo che all'imputato sia stata concessa un'occasione adeguata e sufficiente di contestare la testimonianza a carico. Tuttavia, quando l'imputato abbia rinunciato a tale facoltà, come nel caso di richiesta di giudizio abbreviato, le predette dichiarazioni possono essere legittimamente utilizzate ai fini della decisione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NOVIK Adet Toni - Presidente

Dott. BONITO Francesco M. S. - Consigliere

Dott. SANDRINI Enrico Giuseppe - Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

Dott. ESPOSITO Aldo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), n. il (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 3699/2015 CORTE APPELLO di PALERMO, del 21/01/2016;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in pubblica udienza la relazione fatta dal Consigliere dott. Aldo Esposito;
uaite;e conclusioni aei yrocuratore generale, in persona del Dott. GALLI Massimo, che chiedeva il rigetto del ricorso.
RITENUTO I N FATTO
1. Con sentenza del 21/01/2016 la Corte di appello di Palermo confermava la sentenza del G.U.P. del Tribunale di Palermo …

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