Cassazione penale Sez. V sentenza n. 55808 del 14 dicembre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:55808PEN

Massima

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Il danneggiamento di un bene esposto alla pubblica fede, commesso in funzione strumentale all'esecuzione del furto dello stesso bene, è assorbito nel reato di furto aggravato e non configura un autonomo reato di danneggiamento. La violenza sulla cosa, in tal caso, è strettamente funzionale alla perpetrazione del furto e non può essere autonomamente sanzionata come danneggiamento, in quanto il delitto di furto aggravato dalla violenza sulle cose assorbe e ingloba la condotta di danneggiamento delle medesime cose. Il principio di diritto è che il danneggiamento di un bene esposto alla pubblica fede, realizzato al fine di commettere il furto dello stesso bene, non costituisce un autonomo reato di danneggiamento, ma è assorbito e compreso nel più grave reato di furto aggravato dalla violenza sulle cose, non essendo possibile una duplice qualificazione giuridica della medesima condotta.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. CATENA Rossella - Consigliere

Dott. MICCOLI Grazia - rel. Consigliere

Dott. SCARLINI Enrico V. S. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 12/12/2016 della CORTE APPELLO di CAMPOBASSO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. GRAZIA MICCOLI;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. LOY MARIA FRANCESCA che ha concluso per l'annullamento senza rinvio per il danneggiamento, rinvia per la rideterminazione della pena, inammissibilita' nel resto.
RITENUTO IN FATTO
1. Con se…

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