Il legislatore regionale, con l'art. 5 della l.r. n. 4/2009, ha introdotto una disciplina speciale finalizzata al rilancio dell'attività edilizia, che consente la demolizione e ricostruzione di edifici residenziali esistenti, anche in zona agricola, senza l'obbligo di rispettare l'aspetto, la forma e l'orientamento dell'edificio originario. Tale disposizione, in quanto norma speciale, prevale sulla disciplina paesaggistica generale dettata per le zone agricole dall'art. 83 delle NTA del Piano Paesaggistico Regionale e dall'art. 13-bis della medesima l.r. n. 4/2009. Pertanto, l'Amministrazione, nel valutare le istanze di autorizzazione paesaggistica relative a interventi di demolizione e ricostruzione in zona agricola ai sensi dell'art. 5 della l.r. n. 4/2009, è tenuta a verificare non già la mera compatibilità con la disciplina paesaggistica generale, bensì l'effettivo impatto dell'intervento proposto sui valori paesaggistici tutelati, senza poter opporre un diniego basato esclusivamente sulla circostanza che l'edificio da realizzare non sia funzionale alla conduzione agricola del fondo o presenti caratteristiche estetiche diverse rispetto al preesistente manufatto. L'Amministrazione, in tali casi, è altresì tenuta a indicare soluzioni progettuali alternative idonee a mitigare l'impatto paesaggistico, ove ritenga che l'intervento proposto possa incidere negativamente sui valori tutelati.