Cassazione penale Sez. II sentenza n. 57923 del 21 dicembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:57923PEN

Massima

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La minaccia costitutiva del delitto di estorsione, oltre ad essere esplicita, palese e determinata, può essere manifestata anche in maniera indiretta, implicita e indeterminata, purché sia idonea a incutere timore e a coartare la volontà del soggetto passivo, in relazione alle circostanze concrete, alla personalità dell'agente, alle condizioni soggettive della vittima e alle condizioni ambientali in cui opera. Ai fini della configurabilità del tentativo di estorsione, non è sufficiente la mera richiesta di denaro, ma è necessario che tale richiesta sia accompagnata da una minaccia idonea a determinare la consegna della somma richiesta. La desistenza volontaria dal reato di estorsione, che esclude la punibilità del tentativo, presuppone una resipiscenza non condizionata da fattori esterni che abbiano indotto l'agente a non proseguire l'azione criminosa; pertanto, non è configurabile la desistenza volontaria quando la mancata consegna della somma di denaro, oggetto della richiesta effettuata con violenza o minaccia, sia dovuta alla ferma resistenza opposta dalla vittima, e non a una libera determinazione dell'agente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Presidente

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

Dott. DI PISA Fab - Rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 30/05/2017 della CORTE APPELLO di CATANIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed i ricorsi;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. ((omissis)) che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' dei ricorsi.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte di Appello di Catania, con la sentenza del 30/05/2017, …

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