Cassazione penale Sez. V ordinanza n. 14671 del 3 aprile 2019

ECLI:IT:CASS:2019:14671PEN

Massima

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Il giudice di pace, nel pronunciare sentenza di assoluzione per i reati di lesioni, ingiurie e minacce, è tenuto a valutare in modo completo e logico l'attendibilità della persona offesa e la prova testimoniale a discarico, senza omettere alcun elemento rilevante. La mancata ammissione di testimoni imparziali, come l'arbitro presente ai fatti, costituisce vizio di motivazione, in quanto tali testimonianze possono risultare essenziali per la ricostruzione dell'accaduto. Inoltre, la ricostruzione dell'azione deve essere adeguatamente supportata da accertamenti scientifici, senza basarsi su mere congetture. Qualora il pubblico ministero e la parte civile propongano impugnazione avverso la sentenza di proscioglimento del giudice di pace, i rispettivi rimedi sono convertiti in appello, al fine di evitare esiti processuali incompatibili.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. MAZZITELLI Caterina - Consigliere

Dott. SCARLINI Enrico V.S. - Consigliere

Dott. TUDINO A. - rel. Consigliere

Dott. MOROSINI Elisabetta M. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
Pubblico Ministero e dalla Parte Civile (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 24/10/2017 del Giudice di Pace di Roma;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Alessandrina Tudino;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale ((omissis)), che ha concluso per il rig…

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