Cassazione penale Sez. V sentenza n. 1358 del 16 gennaio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:1358PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il reato di violenza privata si configura quando l'agente, mediante minaccia di un male ingiusto, costringe la vittima a compiere un atto contro la sua volontà. La minaccia di pubblicare online immagini intime della persona offesa, senza il suo consenso, integra una vera e propria minaccia di un male ingiusto idonea a costringere la vittima a compiere l'atto richiesto dall'agente. Il dolo del reato sussiste quando l'agente prospetta alla vittima le conseguenze negative del suo rifiuto, al fine di coartarne la volontà, anche se successivamente rassicura la vittima. L'attuazione della minaccia non è elemento costitutivo del reato, essendo sufficiente che la vittima abbia tenuto la condotta alla quale era stata costretta. La particolare tenuità del fatto non può essere riconosciuta quando le modalità della condotta delittuosa denotano un'offensività non trascurabile.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Presidente

Dott. ROMANO Michele - rel. Consigliere

Dott. PILLA Egle - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

Dott. CUOCO Michele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 14/06/2021 della Corte di appello di Bari;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. Michele Romano;
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. Serrao d'Aquino Pasquale, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
lette le richieste del difensore, avv. (OMISSIS), che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.<…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.