Cassazione penale Sez. II sentenza n. 9561 del 13 marzo 2012

ECLI:IT:CASS:2012:9561PEN

Massima

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Il ricorso per cassazione proposto personalmente dalla persona offesa dal reato è inammissibile, in quanto l'articolo 613 del codice di procedura penale prevede che l'atto di impugnazione debba essere sottoscritto, a pena di inammissibilità, da difensori iscritti nell'apposito albo. Tale principio si fonda sulla natura eccezionale della disposizione che consente al solo imputato di sottoscrivere personalmente il ricorso, disposizione che non si estende alla persona offesa. Pertanto, il ricorso per cassazione proposto personalmente dalla persona offesa, in assenza di sottoscrizione da parte di un difensore, deve essere dichiarato inammissibile, con conseguente condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma equitativamente stabilita a favore della cassa delle ammende, in ragione dei motivi dedotti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIANDANESE Franco - Presidente

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. D'ARRIGO Cosim - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso il decreto del g.i.p. del Tribunale di Napoli del 1 aprile 2011.

Sentita la relazione svolta in camera di consiglio dal consigliere dott. ((omissis));

lette le conclusioni rassegnate per iscritto dal P.M., in persona del Sostituto Procuratore Generale dott. GALATI Giovanni, che ha richiesto che sia dichiarata l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATT…

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