Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 1314 del 2014

ECLI:IT:TARNA:2014:1314SENT

Massima

Generata da Simpliciter
La presentazione di una domanda di condono edilizio successivamente all'impugnazione di un provvedimento di demolizione di opere abusive rende improcedibile il ricorso per sopravvenuta carenza di interesse, in quanto il riesame dell'abusività dell'opera provocato da tale istanza comporta la necessaria formazione di un nuovo provvedimento, esplicito o implicito, che vale a superare il provvedimento sanzionatorio oggetto dell'impugnativa. Ciò in quanto il ricorrente ha traslato la propria pretesa, dall'opposizione alla demolizione per vizi suoi propri, alla pretesa di veder definita positivamente la sua istanza di sanatoria ovvero di opporsi al suo diniego. Il Tribunale, pertanto, non può pronunciarsi nel merito dell'impugnazione del provvedimento di demolizione, ma deve limitarsi a dichiarare l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuta carenza di interesse.

Sentenza completa

N. 03615/1993
REG.RIC.

N. 01314/2014 REG.PROV.COLL.

N. 03615/1993 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Settima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3615 del 1993, proposto da:
Insigne Vittorio, rappresentato e difeso dall'avv. Ferdinando Pinto, con domicilio eletto presso Studio avv. Branca in Napoli, via dei Mille n.16;

contro

Comune di Massa Lubrense in persona del legale rapp.te p.t.;

per l'annullamento dell’ordinanza di demolizione n. 645 del 24 dicembre 1992 e delle ordinanze di sospensione lavori rispettivamente adottate nelle date 5 gennaio 1993 e 1° dicembre 1992.

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Viste le memorie difensive;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore nell'udienza pub…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.