Cassazione penale Sez. I sentenza n. 20900 del 3 giugno 2010

ECLI:IT:CASS:2010:20900PEN

Massima

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Il reato di associazione di tipo mafioso di cui all'art. 416-bis c.p. richiede la dimostrazione della sussistenza di tutti e tre gli elementi costitutivi del metodo mafioso, ossia la forza intimidatrice del vincolo associativo, la condizione di assoggettamento e di omertà che ne deriva, a prescindere dalla prova di specifici atti di violenza o minaccia da parte dei singoli associati, essendo sufficiente che l'associazione abbia conseguito, in concreto, nell'ambiente in cui opera, una effettiva capacità di intimidazione, tale da mantenere vivo un alone permanente di intimidazione diffusa. La partecipazione all'associazione mafiosa presuppone l'effettivo inserimento nella struttura organizzativa, con lo svolgimento di attività preparatorie o l'assunzione di un ruolo concreto nell'organigramma criminale, non essendo sufficiente la mera adesione ideologica o psicologica al programma dell'associazione. Il concorso esterno in associazione mafiosa richiede invece un contributo causalmente rilevante, consapevole e volontario, diretto al rafforzamento delle capacità operative dell'associazione e alla realizzazione del suo programma criminoso, pur in assenza dell'affectio societatis. La motivazione del provvedimento cautelare deve dare conto in modo adeguato e logico della sussistenza di gravi indizi di colpevolezza in relazione a ciascuno degli addebiti contestati, nonché delle esigenze cautelari, senza omettere di valutare gli elementi favorevoli agli indagati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. GIORDANO Umberto - Consigliere

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. DI TOMASSI Mariastefania - Consigliere

Dott. CASSANO Margheri - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) TR. AN. VE. N. IL (OMESSO);

2) D'. AN. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 2415/2009 TRIB. LIBERTA' di ROMA, del 24/07/2009;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CASSANO Margherita;

sentite le conclusioni del PG Dott. MONTAGNA Alfredo che ha chiesto l'annullamento con rinvio del provvedimento impugnato;

Uditi i difensori Avv. Minniti E. e Cestra M. A. ch…

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