Cassazione penale Sez. II sentenza n. 5964 del 7 febbraio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:5964PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il giudice di legittimità, nel sindacare la motivazione di un'ordinanza applicativa di misura cautelare personale, deve verificare se il giudice di merito abbia adeguatamente argomentato in ordine alla sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza, controllando la congruenza della motivazione rispetto ai canoni della logica e ai principi di diritto che governano l'apprezzamento delle risultanze probatorie, senza poter riesaminare la ricostruzione dei fatti operata dal giudice di merito. Pertanto, il ricorso per cassazione è ammissibile solo se denuncia la violazione di specifiche norme di legge ovvero la manifesta illogicità della motivazione, ma non può proporre censure che si risolvano in una diversa valutazione delle circostanze esaminate dal giudice di merito. Inoltre, il giudice di legittimità non può sindacare vizi di motivazione inerenti ad argomentazioni presenti nel provvedimento genetico della misura cautelare che non siano state oggetto di doglianza dinanzi al giudice del riesame. Nell'ipotesi in cui l'indagato abbia ricevuto la disponibilità di un bene di valore senza averne pagato il corrispettivo, tale circostanza può costituire indice della configurabilità di una sua condotta concorsuale, quale possibile mandante e beneficiario del reato, dovendosi valutare se egli si sia posto il problema del pagamento e, in caso negativo, se ciò possa dimostrare la sua consapevolezza di aver conseguito indebitamente la disponibilità del bene.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETTI Ciro - Presidente

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - rel. Consigliere

Dott. DI MARZIO Fabrizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI CATANIA;

nei confronti di:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 1304/2013 TRIB. LIBERTA' di CATANIA, del 23/07/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. SERGIO BELTRANI;

sentite le conclusioni del PG Dott. ((omissis)), che ha chiesto l'annullamento con rinvio della sentenza impugnata;

rilevata la regolarita' degli avvisi di rito.

RITENUTO IN FATT…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.