Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 22522 del 21 maggio 2003

ECLI:IT:CASS:2003:22522PEN

Massima

Massima ufficiale
Ai fini della sussistenza del reato di falso per soppressione, di cui all'art. 490 c.p., non è rilevante la qualificazione dell'atto, in quanto la norma in questione riguarda sia atti pubblici che scritture private, con la sola condizione che si tratti di atti veri. Dunque, integra gli estremi del reato in questione anche la condotta di soppressione di una scrittura privata, intendendosi per tale qualsiasi documento redatto senza l'assistenza del pubblico ufficiale, nel quale sia racchiusa una dichiarazione di volontà o di scienza avente rilevanza giuridica, cioè riguardante qualsiasi circostanza idonea a spiegare effetti nell'ambito di un rapporto giuridico. (Nel caso di specie, la S.C. ha qualificato come scrittura privata una domanda di ferie di un pubblico dipendente, con riferimento però al periodo di tempo precedente al deposito ed alla registrazione, e non anche a quello successivo all'apposizione sullo stesso documento del «nulla osta» del segretario comunale e del provvedimento del sindaco, che, in quanto atti amministrativi per oggetto, contenuto e provenienza da pubblico ufficiale, erano tali da conferire all'intero documento carattere di atto pubblico).

Sentenza completa

IN FATTO E DIRITTO
Con sentenza del Tribunale di Belluno 22 dicembre 1997, da lui appellata, G. D. S. è stato dichiarato colpevole dei reati in epigrafe -perché, nell'esercizio delle funzioni di assessore del Comune di Vigo di Cadore aveva distrutto, lacerandolo, l'atto autorizzativo delle ferie rilasciato in data 2 agosto 1995 dal Segretario al dipendente comunale G. D. R. P. per negargli la fruizione del periodo feriale da lui richiesto- e condannato, esclusa l'aggravante dell'art. 61 n. 9 c.p., con le attenuanti generiche e la continuazione, alla pena di quattro mesi e quindici giorni di reclusione con i benefici di legge.
Contro tale decisione proponeva appello il difensore dell'imputato, eccependo riguardo al primo reato che l'imputato aveva distrutto il modulo prestampato con la richiesta di ferie, non qualificabile come atto pubblico e neppure come scrittura privata, essendo privo di valore documentale. E, riguardo all'abuso d'uf…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.