Cassazione penale Sez. I sentenza n. 16016 del 19 aprile 2016

ECLI:IT:CASS:2016:16016PEN

Massima

Generata da Simpliciter
La misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno può essere legittimamente applicata nei confronti di soggetti indiziati di appartenere a sodalizi mafiosi, in quanto la loro pericolosità sociale è da ritenersi necessariamente permanente, salvo che non sia acquisita la prova certa del loro recesso dalla consorteria criminale di riferimento ovvero del suo definitivo scioglimento. Ai fini dell'applicazione della misura di prevenzione patrimoniale della confisca, è invece necessario che il giudice proceda a una puntuale delimitazione cronologica della pericolosità sociale del proposto, individuando il periodo temporale in cui essa si è manifestata, in modo da poter ritenere suscettibili di ablazione solo i beni acquisiti in tale arco temporale, in quanto ragionevolmente presunti di provenienza illecita. Pertanto, il giudice della prevenzione, nel disporre la confisca di beni, deve verificare la correlazione tra la pericolosità sociale del soggetto e la titolarità dei beni da confiscare, al fine di assicurare il rispetto del principio di proporzionalità e delle garanzie difensive del proposto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Presidente

Dott. NOVIK ((omissis)) - Consigliere

Dott. CASA Filippo - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
1) (OMISSIS), nato il (OMISSIS);
2) (OMISSIS), nato il (OMISSIS);
3) (OMISSIS), nato il (OMISSIS);
4) (OMISSIS) s.p.a., in persona del suo temporaneo rappresentante legale;
Avverso il decreto n. 240/2011 emesso il 17/02/2014 dalla Corte di appello di Palermo;
Sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott. CENTONZE Alessandro;
Lette le conclusioni del Procuratore Generale, in persona del Dott. GAETA Piero, che ha chiesto l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.