Cassazione penale Sez. V sentenza n. 37430 del 23 settembre 2004

ECLI:IT:CASS:2004:37430PEN

Massima

Massima ufficiale
In materia di diffamazione a mezzo stampa, la previsione di cui all'art. 577 cod. proc. pen. - che legittima la persona offesa, costituita parte civile a proporre impugnazione anche agli effetti penali contro la sentenza per i reati di ingiuria e diffamazione - ha carattere eccezionale ed, in quanto tale, non è suscettibile di interpretazione analogica e neppure estensiva; ne consegue che essa non è applicabile all'ipotesi di omesso controllo del direttore responsabile sul contenuto della pubblicazione, prevista dall'art. 57 cod. pen., che è ipotesi del tutto autonoma rispetto a quella della semplice diffamazione. (Contrasto segnalato con relazioni numero 35 e 61 del 2002).

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE QUINTA SEZIONE PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.: Marrone Franco - Presidente Providenti Francesco - Consigliere Marini Pier Francesco - Consigliere Cicchetti Nunzio - Consigliere Sica Giuseppe - Consigliere ha pronunciato la seguente SENTENZA/ORDINANZA sul ricorso proposto da: Ca. No. p.c. nei confronti di 1) Eu. Sc. n. il (...) 2) Da. Lu. An. F. n. il (...) 3) Fr. Pi. Ra. n. il (...) avverso Sentenza del 10.02.2003 Corte Appello di Roma visti gli atti, la sentenza ed il procedimento udita in Pubblica Udienza la relazione fatta dal Consigliere Cicchetti Nunzio Udito il Procuratore Generale in persona del dott. V. Monetti che ha concluso per rigetto Udito, per la parte civile, l'Avv. P. Lo. Uditi i difensori Avv. G. La Pe. per Eu. Sc. ed Avv. F. Pi. per gli altri due. SVOLGIMENTO IN FATTO E IN DIRITTO …

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