Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 20034 del 14 maggio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:20034PEN

Massima

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Il reato di resistenza a pubblico ufficiale si configura quando il soggetto, con violenza o minaccia, si oppone all'attività di controllo e intervento delle forze dell'ordine, anche mediante fuga e colluttazione, mettendo in pericolo la pubblica incolumità. In tali casi, il giudice non è tenuto ad applicare le attenuanti generiche, salvo che il reo non dimostri in modo specifico e concreto la sussistenza di circostanze positive che le giustifichino, non essendo sufficiente il mero richiamo generico a elementi di fatto. La valutazione della condotta e delle eventuali lesioni riportate dal soggetto attivo rientra nell'ambito del giudizio di merito, non sindacabile in sede di legittimità se adeguatamente motivato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GARRIBBA Tito - Presidente

Dott. DI STEFANO Pierluig - rel. Consigliere

Dott. DI SALVO Emanuele - Consigliere

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) n. (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 116/2012 dell'11/7/2013 della CORTE DI APPELLO SEZIONE MINORENNI DI NAPOLI;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita la relazione fatta dal Consigliere Dr. PIERLUIGI DI STEFANO;

udito il Procuratore Generale in persona del Dott. GIUSEPPE VOLPE che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.

MOTIVI DELLA DECISIONE

La Corte di Appello di Napoli, sezione per i …

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