Cassazione penale Sez. V sentenza n. 37796 del 25 settembre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:37796PEN

Massima

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Il soggetto che pronuncia espressioni offensive e diffamatorie nei confronti di altri, anche richiamando precedenti giudiziari, non può invocare la scriminante della provocazione, in quanto la mera presenza di questi ultimi in un terreno di cui è controversa la proprietà non costituisce un fatto ingiusto tale da giustificare una reazione offensiva. Inoltre, l'attendibilità della persona offesa non può essere automaticamente esclusa, dovendo il giudice valutare complessivamente la credibilità del suo racconto sulla base di tutti gli elementi di prova acquisiti, senza pregiudizi. Infine, l'evoluzione dell'imputazione da ingiuria a diffamazione, pur modificando il titolo di reato, non lede il diritto di difesa dell'imputato, che rimane chiamato a rispondere del medesimo fatto storico contestato in concorso formale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giuliana - Presidente

Dott. FEDERICO Raffaello - Consigliere

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. SANDRELLI Gian Giacomo - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) MA. MA. AN. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 25/01/2008 del TRIB. SEZ. DIST. di MELITO DI PORTO SALVO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. BEVERE Antonio;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. GALATI Giovanni che ha concluso per il rigetto del ricorso;

Udito, per la parte civile, l'Avv.…

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