Cassazione penale Sez. I sentenza n. 43705 del 23 novembre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:43705PEN

Massima

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La detenzione di armi e munizioni, anche se custodite in modo non immediatamente accessibile, richiede particolari cautele da parte del detentore, soprattutto in presenza di minori o incapaci nell'abitazione. L'onere di provare l'assenza di tali soggetti e la conseguente adeguatezza delle misure di custodia adottate grava sul soggetto imputato, il quale deve indicare in modo specifico e inequivocabile gli elementi processuali a sostegno della propria tesi. In mancanza di tale prova, la condotta del detentore può essere ritenuta negligente ai sensi della normativa vigente, indipendentemente dalla regolare denuncia del munizionamento. Tuttavia, qualora i reati contestati risultino prescritti, il giudice è tenuto a pronunciare sentenza di proscioglimento, non potendo in tal caso applicare il disposto dell'art. 129 c.p.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. SANTACROCE Giorgio - Consigliere

Dott. CULOT Dario - Consigliere

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) BE. AN. SA. , N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 01/04/2005 TRIBUNALE di REGGIO CALABRIA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. CULOT DARIO;

Udito il Procuratore Generale in persona della Dott.ssa DE SANDRO ((omissis)) che ha concluso per l'inammissibilita'.

OSSERVA

Rilevato che il tribunale monocratico di Reggio Calabria co…

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