Cassazione penale Sez. II sentenza n. 35177 del 21 settembre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:35177PEN

Massima

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Il sequestro probatorio di beni e documenti è legittimo quando sussiste il fumus commissi delicti e il rapporto di pertinenza o la natura di corpo del reato dei beni sottoposti a sequestro, anche in assenza di una compiuta dimostrazione della provenienza illecita del denaro, essendo sufficiente, in questa fase iniziale delle indagini, la mera ipotesi accusatoria dell'esistenza di un'associazione a delinquere finalizzata alla realizzazione di una serie indeterminata di delitti contro il patrimonio con artifizi e raggiri. La motivazione del provvedimento di rigetto della richiesta di riesame, pur se succinta, è idonea a confermare la legittimità del sequestro probatorio, non essendo necessaria una puntuale confutazione di tutte le deduzioni difensive, essendo sufficiente l'indicazione dei criteri giurisprudenziali applicati per valutare la sussistenza dei presupposti di legge. Il ricorso per cassazione avverso il provvedimento di rigetto del riesame è inammissibile quando si limita a censurare la valutazione del compendio indiziario e il vizio di motivazione, senza denunciare una violazione di legge.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAGO Geppino - Presidente

Dott. MANTOVANO Alfredo - Consigliere

Dott. BORSELLINO Maria D. - rel. Consigliere

Dott. DI PISA Fabio - Consigliere

Dott. SARACO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), in (OMISSIS);
avverso l'ordinanza resa il 23 luglio 2021 dal tribunale di Pisa;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere BORSELLINO MARIA DANIELA;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore COCCOMELLO Assunta che chiede dichiararsi l'inammissibilita' dei ricorsi.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza impugnata il Tribunale di Pisa, s…

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