Il ricorso collettivo è ammissibile solo quando vi sia identità di situazioni sostanziali e processuali tra i ricorrenti, in assenza di conflitti di interesse, in relazione a domande giudiziali fondate sulle medesime ragioni difensive. Pertanto, il ricorso collettivo proposto da soggetti in posizioni non omogenee, come docenti e un genitore di alunno minore, è inammissibile per difetto del requisito di identità di situazioni sostanziali e processuali, non essendo stata fornita prova dell'assenza di conflitto di interessi tra i ricorrenti. Inoltre, la successiva rinuncia al ricorso da parte di alcuni ricorrenti non fa venir meno la patologia di inammissibilità originaria, dovendo il giudice preliminarmente verificare la corretta introduzione del giudizio. Infine, i motivi aggiunti proposti solo da alcuni ricorrenti sono inammissibili per genericità delle censure e mancata dimostrazione di un interesse concreto, diretto e attuale.