Cassazione penale Sez. I sentenza n. 32896 del 14 agosto 2007

ECLI:IT:CASS:2007:32896PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza e di esigenze cautelari, deve procedere ad un esame complessivo e ponderato di tutti gli elementi probatori, senza limitarsi ad una mera "rilettura" parcellizzata degli stessi. In particolare, il giudice deve accertare: 1) l'attendibilità soggettiva dei collaboratori di giustizia; 2) la consistenza intrinseca delle loro dichiarazioni; 3) l'esistenza di riscontri individualizzanti. Inoltre, la presunzione di sussistenza delle esigenze cautelari prevista dall'art. 275, comma 3, c.p.p. per i reati associativi può essere superata solo attraverso una motivazione puntuale e adeguata, che tenga conto di tutti i fattori rilevanti, come l'interruzione di ogni attività criminosa e l'assenza di concreta pericolosità dell'indagato. Il sindacato di legittimità della Corte di Cassazione è limitato alla verifica della logicità e coerenza della motivazione adottata dal giudice di merito, senza poter procedere ad una nuova valutazione degli elementi probatori.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SANTACROCE Giorgio - Presidente

Dott. CANZIO Giovanni - Consigliere

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) IA. GI., N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 19/12/2006 TRIB. LIBERTA' di CATANZARO;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CAVALLO ALDO;

sentite le conclusioni del P.G. Dott. FAVALLI MARIO, che ha richiesto il rigetto del ricorso.

Udito il difensore Avv. ((omissis)).

RILEVATO IN FATTO E DIRITTO

1. Con provvedimento del 22 novembre 2006 il G.I.P. del…

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