Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 9742 del 27 febbraio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:9742PEN

Massima

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Il giudice, nel valutare l'aggravante di cui all'art. 7 della Legge n. 203 del 1991 (c.d. aggravante mafiosa), deve effettuare un'analisi complessiva e ponderata di tutti gli elementi probatori, senza limitarsi a singoli indizi o dichiarazioni, ma verificando se vi siano elementi idonei a dimostrare il collegamento dell'attività imprenditoriale con la criminalità organizzata, quali l'utilizzo di risorse finanziarie provenienti dal gruppo mafioso, l'esistenza di flussi finanziari a favore dello stesso o il versamento di quote di utili. La mera interposizione fittizia di soggetti per eludere l'applicazione di misure interdittive antimafia, pur rilevante sul piano della condotta, non è di per sé sufficiente a integrare l'aggravante, essendo necessario accertare il concreto coinvolgimento dell'imprenditore con la consorteria criminale. Inoltre, le dichiarazioni generiche di collaboratori di giustizia, in assenza di riscontri probatori specifici, non possono costituire prova decisiva dell'aggravante, dovendosi valutare la complessiva attendibilità e rilevanza di tali elementi nel quadro indiziario. Il giudice, pertanto, nel motivare l'esclusione dell'aggravante, deve dare conto in modo esaustivo della valutazione di tutti gli elementi probatori, senza omissioni o travisamenti, al fine di giustificare la propria decisione in modo logico e coerente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GARRIBBA Tito - Presidente

Dott. SERPICO F. - Consigliere

Dott. DI STEFANO P - rel. Consigliere

Dott. VILLONI Orland - Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA B. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI SALERNO;

nei confronti di:

(OMISSIS) n. (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 355/2013 del 27/5/2013 del TRIBUNALE DEL RIESAME di SALERNO;

visti gli atti, l'ordinanza ed il ricorso;

udita la relazione fatta dal Consigliere Dott. PIERLUIGI DI STEFANO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. GABRIELE MAZZOTTA;

che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.

MOTIVI DELLA …

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