Cassazione penale Sez. V sentenza n. 21122 del 11 maggio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:21122PEN

Massima

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Il reato di minaccia (art. 612 c.p.) sussiste quando l'agente, con parole o comportamenti, crea nella vittima il fondato timore di subire un danno ingiusto alla propria persona o ai propri beni, indipendentemente dall'effettiva capacità di realizzare la minaccia. L'elemento soggettivo del reato è integrato dalla coscienza e volontà di porre in essere una condotta idonea a suscitare nella vittima il timore di subire un danno, anche se non accompagnata dalla volontà di concretizzare la minaccia. La prova della sussistenza del reato può essere desunta dalle circostanze oggettive del fatto, come il contesto in cui le espressioni minacciose sono state pronunciate, il rapporto tra agente e vittima, nonché dalla valutazione complessiva della condotta tenuta dall'imputato. L'assenza di un riferimento esplicito alla persona offesa non esclude la configurabilità del reato, purché le espressioni minacciose siano inequivocabilmente riferibili a quest'ultima. La mancata escussione di un testimone richiesto dalla difesa non integra necessariamente un vizio della motivazione, qualora il giudice abbia comunque adeguatamente motivato la propria decisione sulla base degli elementi probatori acquisiti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. MAZZITELLI Caterina - rel. Consigliere

Dott. SCARLINI Enrico V. S. - Consigliere

Dott. TUDINO Alessandrina - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 19/05/2016 del GIUDICE DI PACE di ASTI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. MAZZITELLI CATERINA;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. FIMIANI PASQUALE, che conclude per l'inammissibilita'.
Il Procuratore Generale, nella persona del Sost. Proc. Gen. Dott. FIMIANI Pasquale, ha concluso chiedendo la declaratoria di inamm…

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