Cassazione penale Sez. II sentenza n. 56387 del 14 dicembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:56387PEN

Massima

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Il sequestro preventivo e la confisca di beni ai sensi del Decreto Legge n. 306 del 1992, art. 12-sexies, possono avere ad oggetto beni acquisiti in epoca anteriore o successiva al reato per cui è intervenuta condanna, indipendentemente dall'effettivo valore del profitto o provento di quest'ultimo. La confisca non è esclusa per il fatto che i beni siano stati acquisiti in epoca anteriore o successiva al reato, purché risulti la sproporzione tra il valore economico dei beni di cui il condannato ha la disponibilità e il reddito da lui dichiarato o i proventi della sua attività economica, e non risulti una giustificazione credibile circa la provenienza dei beni stessi. Tuttavia, la presunzione di illegittima acquisizione da parte dell'imputato deve essere circoscritta in un ambito di ragionevolezza temporale, dovendosi dar conto che i beni non siano "ictu oculi" estranei al reato perché acquistati in un periodo di tempo eccessivamente antecedente alla sua commissione. Il giudice, nel valutare la ragionevolezza temporale, deve tenere conto delle caratteristiche della singola vicenda concreta e del grado di pericolosità sociale che il fatto rivela agli effetti della misura ablatoria, potendo altresì verificare se, in relazione alle circostanze del caso concreto e alla personalità dell'autore, la vicenda criminosa risulti del tutto episodica ed occasionale e produttiva di modesto arricchimento, in modo tale da escludere in modo manifesto il "modello" che vale a fondare la presunzione di illecita accumulazione di ricchezza da parte del condannato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CERVADORO Mirella - Presidente

Dott. FILIPPINI Stefano - Consigliere

Dott. CIANFROCCA Pierlui - rel. Consigliere

Dott. PACILLI G. A.R. - Consigliere

Dott. DI PISA Fabio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto nell'interesse di:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
e
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
contro l'ordinanza del Tribunale di Napoli del 23.5-25.6.2018;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed i ricorsi;
udita la relazione svolta dal consigliere dott. Pierluigi Cianfrocca;
udito il Procuratore Generale, in persona del sost. Proc. Gen., dott.
Perelli Simone, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 23.5-25.6.2018 i…

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