Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 13269 del 2023

ECLI:IT:TARLAZ:2023:13269SENT

Massima

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Il silenzio serbato dalla pubblica amministrazione in merito a un'istanza presentata dal cittadino costituisce un comportamento omissivo illegittimo, che deve essere sanzionato dal giudice amministrativo. In tali casi, il giudice ordina all'amministrazione di provvedere entro un termine perentorio, decorso il quale, in caso di persistente inerzia, può nominare un commissario ad acta per l'adempimento dell'obbligo. Le spese di giudizio sono poste a carico della parte soccombente, ossia la pubblica amministrazione che ha mantenuto un atteggiamento omissivo e privo di giustificazioni. La pubblica amministrazione ha il dovere di pronunciarsi tempestivamente sulle istanze presentate dai cittadini, nel rispetto dei principi di buon andamento e imparzialità dell'azione amministrativa. Il silenzio serbato oltre i termini di legge configura un'illegittima inerzia, che lede il diritto del cittadino ad ottenere una risposta espressa. Il giudice amministrativo, accertata la fondatezza del ricorso, ordina all'amministrazione di provvedere entro un termine perentorio, al fine di ripristinare la legalità violata. Qualora l'amministrazione persista nel suo comportamento omissivo, il giudice può nominare un commissario ad acta, al quale affidare il compimento dell'atto dovuto. Le spese di giudizio sono poste a carico della pubblica amministrazione soccombente, quale conseguenza della sua condotta illegittima e del mancato adempimento dei propri doveri istituzionali.

Sentenza completa

Pubblicato il 10/08/2023

N. 13269/2023 REG.PROV.COLL.

N. 05520/2023 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Terza Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5520 del 2023, integrato da motivi aggiunti, proposto da
Luigi Frati, rappresentato e difeso dall'avvocato Andrea Marziale, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via degli Scipioni 281;

contro

Azienda Policlinico Umberto I, non costituito in giudizio;

Per quanto riguarda il ricorso introduttivo:

declaratoria della illegittimità del silenzio serbato dall' Azienda Policlinico Umberto I, sulla istanza avanzata, via pec, dal ricorrente in data 4 aprile 2022.

Per quanto riguarda i motivi aggiunti prese…

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