Il permesso di soggiorno per attesa occupazione ha una durata massima di sei mesi, salvo che il periodo residuo di validità del precedente titolo sia inferiore, nel qual caso la legge concede comunque un periodo di iscrizione nelle liste di collocamento di almeno sei mesi per consentire all'interessato di reperire una nuova occupazione. Trascorso tale periodo massimo, l'amministrazione è legittimata a negare il rinnovo del permesso di soggiorno per attesa occupazione, non essendo rilevanti ai fini del rilascio di tale titolo di soggiorno elementi quali la disponibilità di una sistemazione alloggiativa, l'assenza di condanne penali o il mantenimento di legami con il Paese di origine. Il sopravvenire di un nuovo rapporto di lavoro, intervenuto successivamente al provvedimento di diniego, può eventualmente dar luogo a una nuova istanza di permesso di soggiorno per lavoro subordinato, da valutarsi secondo le modalità previste dalla legge.