Cassazione penale Sez. I sentenza n. 16884 del 4 maggio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:16884PEN

Massima

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Il concorso di persone nel reato di omicidio volontario si configura quando più soggetti, anche con condotte diverse, contribuiscono in modo consapevole e volontario alla realizzazione dell'evento lesivo, essendo sufficiente che ciascuno abbia consapevolmente prestato il proprio apporto causale, anche se non determinante, alla produzione dell'evento, senza che sia necessario l'accertamento di un previo accordo o di una preventiva determinazione di ciascuno a concorrere nell'azione delittuosa. L'elemento psicologico del concorso è integrato dall'animus necandi, che può desumersi anche da elementi indiziari, come la fuga del concorrente, la sua collaborazione per sottrarsi alle indagini, la mendacia della sua versione difensiva e la complessiva valutazione del suo contributo causale alla realizzazione del fatto. Non è configurabile il concorso anomalo ex art. 588 c.p., comma 2, quando l'apporto del concorrente, pur non essendo determinante, risulti comunque rilevante e consapevole ai fini della realizzazione dell'evento lesivo. La mancata nomina di un interprete per l'assunzione di dichiarazioni da parte di persona diversa dall'imputato non determina nullità o inutilizzabilità degli atti, quando il giudice, il pubblico ministero o l'ufficiale di polizia giudiziaria conoscano personalmente la lingua da interpretare. Le dichiarazioni rese dalla testimone in sede di individuazione fotografica, pur non contestate in dibattimento, possono essere valutate ai fini dell'accertamento della responsabilità dell'imputato, in concorso con gli altri elementi probatori.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Consigliere

Dott. VECCHIO Massimo - rel. Consigliere

Dott. ROMBOLA' Marcello - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M. S. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) OK. JO. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 110/2008 CORTE ASSISE APPELLO di NAPOLI, del 18/06/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 14/04/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. MASSIMO VECCHIO;

Uditi, altresi', in pubblica udienza:

- il Pubblico Ministero, in persona del Dott. D'((omissis)), Sostituto Procuratore Generale della Repubblica, il quale ha concluso per il rigetto del …

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