Il diniego del permesso di soggiorno per protezione speciale, di cui all'art. 19, comma 1.2, del d.lgs. n. 286 del 1998, è impugnabile dinanzi al giudice ordinario, in quanto l'interesse ad ottenere tale titolo di soggiorno, correlato alla tutela di diritti umani fondamentali, ha natura di diritto soggettivo e non di interesse legittimo. La giurisdizione del giudice amministrativo è esclusa in ragione della natura dei diritti in gioco, non suscettibili di degradazione ad interessi legittimi per effetto di valutazioni discrezionali affidate al potere amministrativo. Pertanto, le controversie aventi ad oggetto i provvedimenti di diniego del permesso di soggiorno per protezione speciale rientrano nella competenza del giudice ordinario, dinanzi al quale il processo potrà essere riproposto nelle forme e nei termini di rito. La compensazione delle spese di causa è giustificata alla luce di quanto riportato nel provvedimento impugnato, che ha indotto il ricorrente a ritenere erroneamente la giurisdizione del giudice amministrativo. Infine, sussistono i presupposti per l'oscuramento delle generalità del ricorrente, a tutela dei suoi diritti e della sua dignità.