Cassazione civile Sez. VI ordinanza n. 1589 del 27 gennaio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:1589CIV

Massima

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Il termine per la proposizione del ricorso per cassazione avverso il decreto del tribunale che respinge l'opposizione allo stato passivo del fallimento non è soggetto alla sospensione feriale dei termini processuali, in quanto trattasi di controversia in materia di lavoro. Pertanto, il ricorso per cassazione deve essere notificato entro il termine perentorio di trenta giorni dalla comunicazione del decreto, a pena di inammissibilità, anche quando il credito insinuato al passivo risulti da una sentenza passata in giudicato. La ratio legis di sollecitare la definizione delle controversie concorsuali, che caratterizza la deroga alla sospensione feriale per i crediti di lavoro, si applica infatti anche alla fase di realizzazione del credito, quando l'apertura della procedura fallimentare abbia precluso ai creditori l'esercizio delle azioni esecutive individuali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA CIVILE

SOTTOSEZIONE 1

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI PALMA Salvatore - Presidente

Dott. BERNABAI Renato - Consigliere

Dott. DOGLIOTTI Massimo - Consigliere

Dott. RAGONESI Vittorio - rel. Consigliere

Dott. CRISTIANO Magda - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA

sul ricorso 21270-2012 proposto da:

(OMISSIS), quale titolare della (OMISSIS), elettivamente domiciliato in (OMISSIS), presso lo studio dell'avvocato (OMISSIS), che lo rappresenta e difende unitamente all'avvocato (OMISSIS) giusta procura alle liti in calce al ricorso;

- ricorrente -

contro

FALLIMENTO (OMISSIS) SPA IN LIQUIDAZIONE, in persona del Curatore, e…

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