Cassazione penale Sez. II ordinanza n. 29561 del 10 luglio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:29561PEN

Massima

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Il giudice, nell'esercizio della propria funzione di controllo e correzione degli errori materiali contenuti nelle proprie decisioni, è tenuto a procedere alla rettifica di tali errori, anche d'ufficio, al fine di assicurare la correttezza formale e sostanziale del provvedimento giurisdizionale, in ossequio ai principi di legalità, imparzialità e buon andamento dell'attività giudiziaria. L'ordinanza di correzione dell'errore materiale, adottata in esito a un ricorso straordinario ai sensi dell'art. 625-bis c.p.p., rappresenta uno strumento essenziale per garantire l'integrità e l'affidabilità delle pronunce giurisdizionali, in quanto consente di rettificare prontamente gli errori di fatto, senza incidere sul merito della decisione. Tale potere di correzione, esercitato nel rispetto del contraddittorio e del diritto di difesa, costituisce un corollario del principio di giustizia sostanziale, in quanto permette di eliminare imprecisioni o sviste che, pur non inficiando la validità del provvedimento, potrebbero comunque comprometterne la chiarezza e l'univocità interpretativa. La massima, pertanto, afferma il dovere del giudice di intervenire per sanare gli errori materiali presenti nelle proprie decisioni, al fine di assicurare la correttezza formale e la piena efficacia degli atti giurisdizionali, in ossequio ai principi di legalità, imparzialità e buon andamento dell'attività giudiziaria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GENTILE Mario - Presidente

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Consigliere

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andre - est. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA

Sul ricorso straordinario per errore materiale di fatto proposto a norma dell'articolo 625 bis c.p.p. da:

(OMISSIS), n. a (OMISSIS), rappresentato e assistito dall'avv. (OMISSIS), d'ufficio, avverso l'ordinanza n. 3970/2014 emessa dalla Suprema Corte di Cassazione, sesta sezione penale, in data 16.07.2014;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

sentita la relazione della causa fatta dal Consigliere Dot…

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