Il Comune, nell'esercizio della propria competenza in materia di tutela e riqualificazione delle attività commerciali ed artigianali nei centri storici, può legittimamente adottare una disciplina regolamentare che, pur nel rispetto del principio costituzionale di libertà di iniziativa economica, preveda limitazioni all'insediamento di nuove attività commerciali nei medesimi locali in cui in precedenza fossero state esercitate attività "tutelate" (quali la vendita di prodotti alimentari), al fine di preservare il tradizionale tessuto socio-economico e la caratterizzazione storico-architettonica di tali aree urbane. Tali limitazioni, purché proporzionate e ragionevoli, non contrastano con le recenti disposizioni legislative di liberalizzazione dell'attività economica, in quanto rispondono a preminenti interessi pubblici di tutela del patrimonio culturale e della funzione sociale dell'iniziativa privata, nel rispetto dell'art. 41 della Costituzione.