Cassazione penale Sez. II sentenza n. 3250 del 23 gennaio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:3250PEN

Massima

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La sussistenza di gravi indizi di colpevolezza per il reato di estorsione aggravata ai sensi della Legge n. 203 del 1991, articolo 7, può essere desunta da una valutazione complessiva degli elementi probatori, tra cui le dichiarazioni delle persone offese, anche se queste ultime siano state rese in violazione dell'articolo 63 c.p.p., comma 2, purché il dichiarante si trovi in posizione di estraneità rispetto al reato di cui è offeso e assuma la veste di testimone. Inoltre, la presunzione di adeguatezza della custodia cautelare in carcere prevista dall'articolo 275 c.p.p., comma 3, non opera in modo automatico per i reati commessi avvalendosi del metodo mafioso o al fine di agevolare le attività delle associazioni di tipo mafioso, essendo necessaria una valutazione concreta della pericolosità sociale dell'imputato, tenendo conto della sua eventuale appartenenza o estraneità all'associazione mafiosa. Il giudice, pertanto, deve individuare analiticamente gli elementi di positiva e concreta attenuazione del valore sintomatico del fatto, ovvero gli elementi negativi di concreta permanenza del valore sintomatico del fatto medesimo, al fine di valutare l'applicazione di una misura cautelare diversa dalla custodia in carcere.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARMENINI Secondo L. - Presidente

Dott. CASUCCI Giuliano - Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

Dott. TADDEI Margherita B. - Consigliere

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) n. a (OMISSIS);

avverso l'ordinanza in data 26 febbraio 2013 del Tribunale della Liberta' di Catania;

Sentita la relazione fatta dal consigliere dott. Giovanni Diotallevi;

sentite le conclusioni del P.G. in persona del Sostituto Procuratore Generale dott.ssa Giuseppina Maria Fodaroni, che ha concluso per l'annullamento con rinvio con riferimento all'adeguatezza della misura rispet…

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