Tribunale Amministrativo Regionale Calabria - Catanzaro sentenza n. 2034 del 2022

ECLI:IT:TARCZ:2022:2034SENT

Massima

Generata da Simpliciter
Il provvedimento amministrativo di autorizzazione all'uso di una proprietà privata per l'accesso da una via pubblica può essere legittimamente revocato qualora venga accertato successivamente che il titolare dell'autorizzazione non sia più in possesso del titolo giuridico che lo legittimava all'utilizzo di tale proprietà privata. La revoca dell'autorizzazione è infatti giustificata dalla mancanza sopravvenuta del presupposto legittimante il rilascio del provvedimento, ossia il diritto reale del soggetto autorizzato sulla proprietà privata. Pertanto, l'accertamento giudiziale dell'inesistenza del diritto reale di servitù in capo al titolare dell'autorizzazione di passo carrabile costituisce un valido motivo per la revoca di tale provvedimento, in quanto il Comune non può continuare a mantenere in vita un'autorizzazione in assenza del titolo che ne legittimava il rilascio originario. La motivazione della revoca può essere integrata anche attraverso il richiamo ad altri atti e documenti istruttori, purché indicati nel provvedimento e resi accessibili al destinatario, in applicazione del principio di motivazione per relationem. Inoltre, la successiva rettifica della determinazione di revoca, volta a eliminare i riferimenti erronei al diritto di servitù della ricorrente, non costituisce un atto meramente confermativo, ma un provvedimento di convalescenza espressivo del potere di autotutela conservativa, anch'esso suscettibile di autonoma impugnazione. In definitiva, la revoca dell'autorizzazione di passo carrabile fondata sull'accertamento dell'assenza del titolo legittimante in capo al soggetto autorizzato risulta pienamente legittima, in quanto volta a ripristinare la correttezza e la coerenza dell'azione amministrativa.

Sentenza completa

Pubblicato il 17/11/2022

N. 02034/2022 REG.PROV.COLL.

N. 00397/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 397 del 2019, integrato da motivi aggiunti, proposto da
Virginia De Caro, rappresentata e difesa dall'avvocato Luigi Combariati, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Catanzaro, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati Saverio Molica e Maria Consuelo Citriniti, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio fisico eletto presso lo studio Maria Consuelo Citriniti in Catanzaro, via Giovanni Jannoni n. 68;

nei confronti

di Grazia Platì, non costituita in giudizio;

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.