Il condono edilizio in zone sottoposte a vincolo ambientale è subordinato non solo alla compatibilità paesaggistica, ma anche alla conformità dell'abuso edilizio alla normativa urbanistico-edilizia vigente. Pertanto, il diniego di condono per un immobile realizzato in area destinata a verde pubblico e sottoposta a vincolo paesaggistico è legittimo, in quanto l'intervento non risulta conforme agli strumenti urbanistici. Il rispetto della normativa applicabile in materia di sanatoria edilizia è l'unico parametro rilevante, senza che possano essere invocati vizi tipici dell'attività discrezionale, come la disparità di trattamento. Inoltre, la domanda di compatibilità paesaggistica ex art. 1, commi 37 ss., l. 308/2004 rileva ai soli fini del condono penale, senza incidere sulla valutazione della conformità urbanistico-edilizia ai fini del condono amministrativo.