Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 53338 del 15 dicembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:53338PEN

Massima

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Il superamento del rischio sportivo consentito e la responsabilità penale per lesioni personali Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che, nel corso di un'attività sportiva, qualora un atleta ponga coscientemente in pericolo l'incolumità fisica dell'avversario, eccedendo i limiti del "rischio sportivo consentito" e violando le regole del gioco, egli può essere ritenuto responsabile penalmente per il reato di lesioni personali. Ciò in quanto l'atleta deve tenere un comportamento agonistico ruvido ma leale, senza arrivare a dispregiare l'integrità fisica dell'altro partecipante. Il superamento di tale limite, con azioni che travalicano il dovere di correttezza e diligenza, determina la responsabilità colposa dell'agente, a prescindere dal fatto che l'azione lesiva sia avvenuta all'interno dell'area di gioco e nel corso dello svolgimento della competizione. La giurisprudenza ha infatti chiarito che la scriminante dello "stato di necessità sportivo" non opera quando l'azione dannosa sia stata posta in essere con coscienza e volontà di ledere l'avversario, in violazione delle regole del gioco. In tali casi, pertanto, il comportamento dell'atleta non rientra nel "rischio sportivo consentito" e può dar luogo a responsabilità penale per il reato di lesioni personali, in presenza degli altri elementi costitutivi del reato. La valutazione in concreto del superamento del rischio consentito deve essere effettuata sulla base di un giudizio di bilanciamento tra l'esigenza di tutelare l'integrità fisica dei partecipanti e quella di consentire lo svolgimento dell'attività agonistica, tenendo conto della natura dell'azione, delle modalità di realizzazione, dell'intensità della condotta e dell'evento lesivo prodotto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BIANCHI Luisa - Presidente

Dott. PICCIALLI Patrizia - Consigliere

Dott. RANALDI Alessandro - Consigliere

Dott. MICCICHE' Loredana - rel. Consigliere

Dott. CENCI Daniele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 23/2014 TRIBUNALE di MARSALA, del 25/11/2014;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 23/11/2016 la relazione fatta dal Consigliere Dott. LOREDANA MICCICHE';
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Zacco Franca che ha concluso per inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 25 novembre 2014 il Tribunale di Marsala confermava la sentenza emessa dal Giudice…

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